Chef vegetariano uccide cliente e lo cucina, ecco la storia shock che arriva da Oriente

Uno chef vegetariano avrebbe ucciso un cliente e lo avrebbe cucinato: è successo a Bangkok

Una storia da film horror quella che arriva da Bangkok (Thailandia).

Stando ad una notizia riportata dalla piattaforma online di Australia Today, e che qui vi riproponiamo per grandi linee, uno chefvegetariano avrebbe ucciso un cliente e ne avrebbe poi cucinato le carni, finite nei piatti degli altri clienti. Me vediamo meglio come si sarebbero svolti i fatti e quali sarebbero le eventuali prove raccolte a carico dello chef.

Bangkok horror, chef vegetariano uccide cliente e lo cucina: la storia

In uno dei ristoranti della capitale della Thailandia, Bangkok, si sarebbe consumato un delitto con un epilogo finale più che macabro. Stiamo parlano di un omicidio sfociato in un inconsapevole atto dicannibalismo: i clienti del locale avrebbero mangiato– a loro insaputa- le carni della vittima, cucinate dallo stesso chef che aveva precedentemente ucciso il cliente in questione

La verità che sarebbe emersa dalle successive indagini delle autorità è ben più agghiacciante. Nelle cucine del locale sarebbe stato trovato del sangue umano sulle pareti e poi, nello scarico della fossa settica, i resti di un cadavere che sarebbe stato identificato: si tratterebbe di un 61enne di nome Pasit Inpathom.

L’uomo, stando sempre alle notizie riportate, era scomparso e si stava cercando di rintracciarlo. Visto nello stesso ristorante, per l’ultima volta, lo scorso 21 ottobre, sembrerebbe che abbia avuto un litigio molto pesante con il proprietario.

La lite potrebbe aver portato all’omicidio e l’uomo è stato freddato con un colpo, pesante, alla testa. Per smaltire il cadavere si sarebbe cercato di far passare la sua carne come un prodotto della cucina vegetariana.

Seguiranno aggiornamenti su questa vicenda a dir poco assurda, al limite del fake. Esistono dei precedenti, con diverso contesto, che comunque non fanno ben sperare: risale al 2017 la storia di uno chef, poi morto suicida, che uccise la moglie transessuale e ne cucinò alcune parti del corpo, ed ancora al 2013 una storia analoga di uno chef americano che uccise per sbaglio la moglie e cercò di disfarsi cucinandolo e gettandolo nelle fogne subito dopo.

Frigo vuoto: cosa cucino? 10 ricette per la sopravvivenza

A volte in cucina si arriva ai limiti della ‘sopravvivenza’, quando aprendo lo sportello del frigo ci si rende conto che è praticamente vuoto e la domanda sorge spontanea: “Cosa cucinare?”. Niente panico, perché anche nelle condizioni per così dire più estreme qualcosa si trova sempre, racimolando tutto ciò che di commestibile ci può essere ancora in frigorifero, in dispensa o in freezer. Forse i meno esperti ai fornelli sarebbero felici di optare per una pizza da asporto o per dei cibi take away, ma con ricette semplici e veloci non sarà un’impresa impossibile servire un pranzo o una cena appetitosi. Anzi, questa situazione di emergenza può essere molto utile per cucinare finalmente quei prodotti che per un qualsiasi motivo si è voluto dimenticare e che rischiano di andare a male.

Cosa avere sempre in cucina
Per fronteggiare situazioni di criticità, la soluzione migliore è elaborare una strategia: tenere in frigo, freezer o in dispensa alimenti indispensabili. Se è in procinto di partire per le vacanze, è bene fare un check dei prodotti che si hanno in cucina, controllando le scadenze ed eventualmente fare un una spesa veloce di alimenti a lunga conservazione.

Alimenti jolly:
uova: alimento multi-uso, prima dell’acquisto controllare la data di scadenza;
prodotti in scatola: a lunga conservazione, fra questi tonno, legumi, acciughe, sgombro, etc.;
passata di pomodoro: per sughi last minute;
pasta: buona e versatile;
cracker e pane in cassetta: validi sostituiti del pane;
spezie: si conservano senza problemi, ideali per insaporire le ricette;
prodotti surgelati: il freezer, in caso di una dispensa semi-vuota, è un valido alleato in cucina.

Primi piatti: 5 ricette di salvataggio
Pasta al tonno: primo piatto semplice e veloce, ma gustoso. In quasi tutte le dispense non manca mai una scatoletta di tonno, pratica e a lunga conservazione. A piacere, quando si ha la possibilità, completare il piatto con menta e pomodorini, olive (verdi o nere) o capperi…
Pasta al pomodoro: grande classico della nostra cucina, da preparare sia con la passata sia con i pelati o con dei pomodori freschi, se disponibili. Olio extra vergine di oliva, basilico e una grattugiata di formaggio arricchiranno il piatto.
Pasta aglio, olio e peperoncino: se disponibile, aggiungere anche un trito di prezzemolo.
Gnocchi e ravioli: da cucinare con del semplice sugo di pomodoro, ma anche con burro e salvia, panna e noce moscata, a seconda di quanto sia fornita la dispensa.
Minestroni, zuppe o vellutate: si ha quasi sempre in freezer qualche confezione di surgelati, veloci da servire in caso di emergenza. Da non dimenticare i liofilizzati, altrettanto rapidi da preparare

Secondi piatti: 5 consigli per le ricette di sopravvivenza
Uova: spesso si ha in casa qualche uovo e, una volta accertata la scadenza, lo si può cucinare all’occhio di bue o in altri modi. Si possono preparare uova strapazzate o frittate, insaporite con formaggio, verdure o spezie, se presenti in cucina.
Legumi e tonno: gli inscatolati hanno il pregio di avere una lunga conservazione e in poco tempo consentono di preparare secondi piatti buoni e nutrienti, come i fagioli con il tonno. In assenza di quest’ultimo, lo si può sostituire anche con carne in scatola o quant’altro disponibile.
Insalatona: ottima soluzione per un secondo salutare.
Cracker e pane in cassetta: avendo una durata maggiore del pane fresco, si possono tenere tranquillamente in dispensa e all’occorrenza saranno utili per preparare panini e tartine.
–  Carne, pesce o formaggi: se si ha la fortuna di avere qualche fettina di carne o del pesce in freezer, li si può cucinare in padella o in forno  con delle spezie.

Frigo vuoto e ospiti a cena: come fare?
Il terrore di tutti in cucina è ricevere ospiti inattesi e dover preparare un pranzo o una cena last minute con il frigo vuoto. Le alternative sono ordinare una pizza da asporto, un kebab, cibo cinese take away, uscire fuori o sfruttare gli ingredienti – anche se pochi – a disposizione.

Se si decide di stare in casa, idee per menù da frigo vuoto:
Antipasti: onion rings, fagioli e tonno, bruschette con olio, sale e un pizzico d’aglio;
Primi piatti: liofilizzati, pasta, gnocchi o ravioli da cucinare con gli ingredienti a disposizione, risotto al sugo di pomodoro o al vino rosso;
Secondi piatti: mousse di tonno e patate, formaggi stagionati, frittate;
Dessert: pudding di pane raffermo, macedonia di frutta sciroppata, omelette con marmellata.

Dall’ananas brucia grassi allo zucchero dietetico, le fake news culinarie

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Un po’ leggende metropolitane, un po’ ‘misteri scientifici’ e un po’ vere e proprie invenzioni: non tutte le credenze o teorie pseudo scientifiche legate al cibo sono corrette, anzi, da tempo ormai girano diverse fake news legate proprio al mondo della gastronomia. Tra potenziali effetti collaterali, proprietà benefiche e ‘poteri miracolosi’ alcuni consigli diffusi sul web, e non solo, legati al cibo non sono veri.

A contrastare le bufale (quelle non commestibili) che arrivano a tavola ci pensa anche la Coldiretti.

“Dall’ananas dimagrante allo zucchero di canna che non fa ingrassare – si legge nell’articolo “Stop alle ‘fake news’ a tavola che danneggiano il Made in Italy“, pubblicato su ‘Il Punto Coldiretti’ – dalla favola che le banane sono le più ricche di potassio al kamut spacciato per una varietà di cereali antica con proprietà esclusive”, ma anche che mangiare carne o bere latte “fa sempre male o che chi è intollerante al lattosio non deve mangiare formaggi, sono alcune delle bufale alimentari virali in rete”.

“E’ quanto emerge – si legge ancora – dalla top ten delle fake news a tavola presentata in occasione della campagna #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare nell’ambito del corso di formazione, organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura”.

Ma quali sono le fake news più diffuse?

Quella riguardante le proprietà brucia grassi dell’ananas è una bufala ‘a metà‘, in quanto, si spiega sul sito, la bromelina è contenuta nel gambo del frutto, e non nella parte che si mangia, e “comunque favorirebbe la digestione delle proteine e non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi”.

Sempre in ambito frutticolo, ‘brutta’ notizia per le banane, che “sono solo al nono posto tra i prodotti ortofrutticoli ricchi di potassio”, al vertice ci sono: gli spinaci crudi, seguiti da rucola, cavolini crudi e kiwi.

Dalla frutta si passa al latte:

“La vulgata tra gli internauti – sottolinea la Coldiretti – vuole che questo sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte”.

Per quanto riguarda lo zucchero, è vero che quello di canna abbia meno calorie di quello bianco? E’ più salutare? In realtà, spiega la Coldiretti, “ha le stesse caratteristiche nutrizionali e caloriche di quello bianco raffinato”.

Anche sulla carne girerebbero notizie non proprio comprovate:

Non esiste nessuno studio – si legge – che provi che mangiare carne anche a piccole quantità sia dannoso per la salute. Al contrario, i vantaggi di una dieta completa che la includa sono scientificamente indiscussi. Se ne può fare a meno solo integrando la sua mancanza con altri prodotti animali, come uova in primis, latte e derivati, e in alcuni casi assumendo integratori di vitamine e minerali”.

E il Kamut? Altro non è che “un marchio commerciale privato, registrato negli Stati Uniti con cui viene venduto il grano della varietà Khorasan (Triticum turgidum spp. Turanicum)”, coltivato in Canada e negli States. La varietà Khorasan, invece, è coltivata anche in Italia e “ha caratteristiche particolari che possono essere ritrovate anche nel farro o nella varietà di grano duro italiane”.

Sapete quanto guadagnerà al giorno Cristiano Ronaldo? Cifre shock per la Serie A!

E’ stato definito il colpo del secolo per la Serie A. Di questo secolo, non c’è dubbio, le cifre per l’acquisto di Cristiano Ronaldo che è passato dal Real Madrid alla Juventus sono lì a sottolineare che non ci sono precedenti simili: oltre 105 milioni per un calciatore di 33 anni, attualmente il migliore al mondo insieme a Messi, e soprattutto un ingaggio mostruoso che, fino a qualche settimana fa, non sembrava alla portata per nessun club italiano.

Ma sapete quanto guadagnerà Cristiano Ronaldo indossando la maglia della Juventus. L’ingaggio sarà di 31 milioni di euro, ma naturalmente beneficerà anche dei diritti di immagine e farà da testimoniale per tante aziende di casa Exor. Volendo restare all’ingaggio per le prestazioni sportive, la cifra è impressionante. Ecco una tabella riassuntiva: l’asso portoghese incasserà 106 centesimi al secondo, ovvero 3844 euro all’ora. Al giorno? 92261 euro!

Ed ecco spiegato come ha potuto donare 20.000 euro mancia al ristorante!

 

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